Progetto “Cambiamenti innovazione e sostenibilità per la Vita Buona”
Solitamente gli studi che si occupano di innovazione sociale prediligono un approccio privo di considerazioni valoriali, poiché i concetti di bene e di male vengono percepiti come divisivi; in realtà, ogni dinamica di cambiamento muove da una valutazione negativa rispetto alle modalità in cui vengono soddisfatti i bisogni delle persone, prefigurando una trasformazione in termini di miglioramento futuro. Il lavoro svolto assieme alla Fondazione Friuli con il progetto “Cambiamenti innovazione e sostenibilità per la Vita Buona” si è posto l’obiettivo di cogliere le aspettative di bene che animano i nostri territori, cercando di misurare la qualità del cambiamento effettivamente promosso dai progetti finanziati dal bando Welfare della Fondazione stessa.
Tale misurazione è avvenuta con la raccolta e l’analisi di dati, quantitativi e qualitativi, che hanno riguardato 10 progetti finanziati attraverso il Bando Welfare nel 2020.
Molte sono state le dimensioni del cambiamento indagate. Rispetto ai risultati, dal punto di vista della sostenibilità economica, possiamo vedere come sia possibile osservare un cambio di paradigma. I finanziamenti esterni, come quelli erogati dalla Fondazione Friuli, non vengono più visti come fini a se stessi ma come un’opportunità di investimento per moltiplicare le risorse ottenute. Questo, ad esempio, lo vediamo nella capacità delle organizzazioni finanziate di attrarre altre risorse a partire da quelle ottenute con il Bando Welfare. Rispetto ai legami che si vengono a creare nel territorio, poi, i risultati emersi testimoniano un ottimo livello di partecipazione e di coinvolgimento delle comunità. Nei 10 progetti che abbiamo valutato si può constatare l’alto numero di volontari coinvolti (120) e la compartecipazione alla realizzazione delle attività sia di enti pubblici sia di realtà private, che vanno dalle grandi aziende ai piccoli commercianti.
Risultati
Importanti sono i numeri che riguardano i beneficiari raggiunti dai progetti presi in esame: per ogni intervento valutato, la media è di 110 persone che a diverso titolo hanno potuto beneficiare di tali interventi. Va anche evidenziato come siano stati generati 23 posti di lavoro per persone appartenenti alle fasce vulnerabili, in larga misura disabili. Diffuso, infine, è stato l’aumento delle competenze in termini organizzativi, sia per i promotori dei progetti sia rispetto alla professionalità di volontari e operatori impegnati sul campo.
Il quadro finale che ci viene restituito è quello di un Bando Welfare capace di innescare un effetto moltiplicatore delle risorse – umane, economiche e sociali – a disposizione delle organizzazioni finanziate.
Giova ricordare come i lusinghieri risultati emersi riguardino una porzione limitata degli interventi finanziati dalla Fondazione Friuli, 10 in tutto. Una prudente proiezione di questi risultati a tutti i progetti finanziati nel 2020 ci porta a pensare che i numeri evidenziati possano valere almeno 6 volte tanto. Queste considerazioni testimoniano una notevole vitalità di network locali e regionali intenti ad affrontare le molte sfide dell’innovazione agli occhi dei più vista come necessaria alla luce dei molti cambiamenti che stanno attraversando le nostre comunità in questi anni.
Materiali