Un biglietto di scuse, lasciato da un undicenne dopo aver colpito una pianta giocando a calcio nel giardino condominiale. Un episodio all’apparenza insignificante, che, partendo da un tweet lanciato da Giovanni Grandi, professore di Etica all’Università di Trieste, conquista le pagine dei giornali, rimbalza sui social, viene letto, commentato, lodato. Non è l’evento in sé a richiamare l’attenzione, com’è ovvio, quanto piuttosto il sussulto etico di cui il ragazzino ha dato prova: un sussulto che, nel paese travolto dalla pandemia, forse riporta tutti ai valori fondamentali della convivenza civile.
Giovanni Grandi, a distanza di qualche mese, prova a prendere sul serio i temi e i problemi che quel bigliettino, apparentemente banale, solleva. E, così facendo, ci offre un piccolo libro che pone interrogativi enormi: come mai siamo tanto bravi a prenderci cura dello spazio privato, e così poco attenti a quello pubblico? Perché insegniamo ai bambini a essere responsabili e attenti, ma non siamo altrettanto coscienziosi da adulti? Per cosa vale veramente la pena impegnarci, e magari combattere? Come possiamo migliorare la nostra capacità di fare del bene?
Giovanni Grandi, “Scusi per la pianta”, 2021, Utet
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Locandina dialogo
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